Tra Scuola e Scienza

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INCONTRI PER IL PUBBLICO

DataRelatoriOrarioLuogo
Lunedì 27 febbraioTroletti Federico
Rovina Davide
17.30 -19.30Aula Magna via Ceretti
Giovedì 9 marzoDe Marchi Beatrice17.30-19.30Cappella Mellerio
Venerdì 17 marzoValisa Paolo17.30-19.30Cappella Mellerio
Venerdì 31 marzoSalice Fabio17.30-19.30Cappella Mellerio
Martedì 18 aprileDodaro Alessandro17.30-19.30Cappella Mellerio
Giovedì 27 aprileVitali Fabrizio17.30-19.30Aula Magna via Ceretti

 

INCONTRI PER LE SCUOLE

DataRelatoriOrarioLuogo
Lunedì 27 febbraioTroletti Federico
Rovina Davide
3°-4° ora
9.50-11.30
Aula Magna via Ceretti
Giovedì 9 marzoDe Marchi Beatrice5°-6° ora
11.30-13.15
Aula Magna via Ceretti
Venerdì 17 marzoValisa Paolo5°-6° ora
11.30-13.15
Aula Magna via Ceretti
Venerdì 31 marzoSalice Fabio5°-6° ora
11.30-13.15
Aula Magna via Ceretti
Mercoledì 19 aprileDodaro Alessandro5°-6° ora
11.30-13.15
Aula Magna via Ceretti
Venerdì 28 aprileVitali Fabrizio5°-6° ora
11.30-13.15
Aula Magna via Ceretti

 

RELATORI

Troletti FedericoArte e Scienze: tra innovazione e insuccessi.
Federico Troletti è uno storico dell’arte medioevale e moderna. Si occupa di pittura e scultura rinascimentali, archeologia di epoca Moderna. Promuove e conduce convegni di ambito storico artistico con particolare attenzione all’antropologia del sacro.

Abstract: Nell’attuale ordinamento scolastico sussiste una suddivisione tra ambiti disciplinari con una chiara demarcazione tra l’uomo “di scienza” e quello “di lettere”. Tale distinzione non era così rigida nel Rinascimento tanto che vi sono vari ‘pensatori’ che difficilmente possono essere collocati in un’unica categoria. Vi sono, ad esempio, pittori che si occupano di matematica (e viceversa!), e ingegneri che praticano la pittura e l’astrologia. Prendendo spunto dalla vita di Leonardo da Vinci, e in particolare dalla formazione dello scienziato e artista quale emblema dell’uomo che valica i confini delle singole discipline, la comunicazione esamina alcune innovazioni scientifiche – e con esse gli insuccessi – con particolare attenzione alla ricaduta nell’ambito dell’arte e della vita quotidiana.

Rovina DavideIl cuore in piastra, un modello per lo studio della distrofia muscolare.
Ricercatore presso Gruppo iPSC, Unità di Biologia Vascolare e Medicina Rigenerativa, Centro Cardiologico Monzino di Milano.

Abstract: La distrofia muscolare è una malattia genetica che porta ad alterazioni nel muscolo scheletrico e cardiaco. In particolare, a livello cardiaco si ha lo sviluppo di una cardiomiopatia con aritmia, che è una delle principali cause di morte nei pazienti affetti da distrofia. Partendo da cellule staminali pluripotenti indotte si studiano in vitro i meccanismi di questa malattia, per identificare nuovi target terapeutici e individuare farmaci che possano essere utili nel migliorare i sintomi cardiaci in pazienti affetti da distrofia muscolare.

Marchi BeatriceWearable devices: tecnologia e salute a portata di app!
Ingegnere biomedico, ricercatrice, si occupa di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti in L.I.F.E. Italia, dalla progettazione alla realizzazione dei wearable devices.

Abstract: Dal tessuto all’analisi dei dati, tutta la catena produttiva sviluppata per la creazione di tecnologia indossabile. Le applicazioni vanno dalla diagnostica al monitoraggio dei parametri vitali, sia in ambito medico che sportivo. Una innovazione continua per migliorare qualità e quantità delle grandezze misurate.

Valisa PaoloGhiacciai dell’Ossola: passato, presente e futuro.
Fisico, meteorologo, astronomo del Centro Geofisico Prealpino di Varese. Operatore del Comitato Glaciologico Italiano e assiduo osservatore e frequentatore delle Alpi.

Abstract:Il riscaldamento climatico procede sulle Alpi a ritmo doppio della media del nostro pianeta, superando i due gradi di aumento dall’era pre-industriale.
L’ambiente montano risponde rapidamente al cambio della temperatura con conseguenze importanti. Anche i ghiacciai dell’Ossola si ritirano rapidamente e l’evoluzione negli ultimi tren’anni preoccupa e non lascia ben sperare per il futuro.

Salice FabioAmbient Intelligence: tecnologia al servizio dell’uomo.
Professore associato presso il Politecnico di Milano, si occupa del settore delle architetture di elaborazione, con particolare cura alla dependability dei sistemi e identificazione dei guasti, e agli aspetti legati allo sviluppo di tecnologie assistive per persone fragili.

Abstract: Gli esseri umani interagiscono con molteplici dispositivi elettronici “intelligenti”, che sono in grado di adattare la loro risposta alle esigenze degli utenti, rispondendo ai loro bisogni e a quelli della collettività. Questo nei più disparati settori: per il benessere e la salute, per la gestione e il controllo dell’ambiente e delle risorse, nel tempo libero, nell’intrattenimento, nell’arte e nella cultura.

Dodaro AlessandroL’energia delle stelle per un futuro sostenibile, ed oggi?
Ricercatore presso l’ENEA come Responsabile della Divisione Tecnologie, Impianti e materiali per la fissione nucleare nel Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare (FSN-FISS).

Abstract: La domanda di energia è sempre più elevata e la minimizzazione dell’impatto ambientale spinge la ricerca verso fonti energetiche che garantiscano la neutralità climatica. La fusione nucleare è la speranza per un futuro verde che minimizzi l’eredità di rifiuti radioattivi ma implica sfide scientifiche e tecnologiche. Oggi, però, è necessario intervenire con soluzioni di breve periodo che supportino la decarbonizzazione: per questo motivo molti paesi industrializzati hanno deciso di tornare a investire in modo massiccio sulla fissione nucleare.

Vitali FabrizioJames Webb Space Telescope, l’Universo in un granello di sabbia.
Ricercatore astronomo presso l’INAF. Si occupa di astronomia infrarossa sviluppando strumentazione per diversi telescopi, tra i quali JWST. Attivo e instancabile divulgatore delle meraviglie della volta celeste.

Abstract: Il James Webb Space Telescope, telescopio spaziale infrarosso, sta dominando i media per le sue spettacolari immagini degli oggetti celesti, dai vicini pianeti all’Universo profondo, con un dettaglio senza precedenti. Il lungo percorso che ha condotto alla messa in funzione di questo gioiello tecnologico (20.000 persone coinvolte in ben 27 anni di lavoro) rappresenta un esempio dell’eccellenza che l’ingegno umano è in grado di raggiungere.

 

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pdf Tra scuola e scienza24 Febbraio 2023 10:295 MB159